Cosa riceverai con il prodotto?
- Due colture liofilizzate in bustina di cui una di riserva.
- Manuale dettagliato con la spiegazione passo passo sulla preparazione dello yogurt e sulle relative cure necessarie. Ulteriori informazioni
- Ricettario con deliziose ricette in cui si usa lo yogurt come ingrediente principale.
- Risolviamo qualsiasi dubbio relativo alla coltura tramite il nostro sito internet.
- Garanzia sanitaria e qualità probiotica. Ulteriori informazioni
Cosa contiene il manuale di cure?
Con la coltura di yogurt riceverai un manuale di cure e un ricettario con deliziose ricette facili da preparare. Tra gli argomenti trattati nel manuale vi sono:
- Come fare uno yogurt e trucchi su fermentazione, tempi, passi, ecc.
- Come curare la coltura madre e alimentarla in modo semplice.
- Domande e dubbi frequenti sullo yogurt.
Cos’è lo yougurt? Fare lo yogurt è facile, ti spieghiamo i passi
Cos’è lo yogurt?
Latte + Batteri = Yogurt! .
Per elaborare lo yogurt bastano solo due ingredienti: latte e batteri lattici. La fermentazione trasforma lo zucchero del latte, ovvero il lattosio, in acido lattico, e questo riduce il pH e addensa il latte creando la consistenza caratteristica dello yogurt. Oltre al cambiamento estetico sono importanti i cambiamenti nutrizionali e di digeribilità e a seconda del tipo di batterio usato vi sono diversi indizi di possibili effetti positivi sulla salute.
Tre semplici passi per fare yogurt in casa
- Come passo facoltativo si può scaldare il latte fino alla temperatura di ebollizione per migliorarne la consistenza. Tuttavia, questo passo non è necessario e si fa generalmente con le colture termofile. Si lascia raffreddare fino a circa 30°C.
- Si miscela la coltura di partenza con la quantità di latte raccomandata e si lascia riposare alla temperatura indicata; se la coltura è termofila, a circa 40°C e, se è mesofila, a temperatura ambiente.
- Una volta addensato, il latte fermentato è pronto per essere consumato, addolcito o mescolato con della frutta e conservato in frigo.
- È necessario sempre mettere da parte un po’ di yogurt senza dolcificante per poter eseguire gli stessi passi e produrne ancora, ma questa volta sostituendo la coltura di partenza in polvere con lo yogurt della fermentazione precedente. Questi passi sono indicazioni generali; é necessario seguire le istruzioni esatte che accompagnano il prodotto.
Le tecniche per ottenere un sapore ottimale, addensare lo yogurt, i chiarimenti sui dubbi frequenti, tipi di latte più adatti ed altre informazioni sono spiegati e indicati nel nostro manuale di cure che accompagna tutti i nostri prodotti.
Tipi di latte raccomandati
- Trattamento termico: Raccomandiamo soprattutto di usare tipi di latte pastorizzato. Va anche bene il latte UHT, ma certe marche di latte non portano alla consistenza desiderata; consigliamo di provarne vari, se il risultato non è buono.
- Percentuale di grasso: ELa percentuale di grasso non è molto importante, va bene intero, scremato o semiscremato. Quanto più il latte è grasso, tanto maggiore è la consistenza del kefir finale; tuttavia, come abbiamo spiegato sopra, il risultato finale con certe combinazioni di marche e quantità di grasso può non avere la consistenza giusta.
- Origine del latte: l’origine del latte può essere vaccina, ovina o caprina.
Intolleranza al lattosio
Molti microrganismi del yogurt si alimentano di lattosio che si riduce alla fine della fermentazione. Per questo motivo chi soffre di intolleranza leggera o media può consumare yogur senza problemi o comunque ridurre considerevolmente i sintomi avversi di tale intolleranza. Malgrado ciò, nonostante l’importante riduzione di lattosio, esso non viene eliminato completamente e le persone molto intolleranti possono continuare ad avere problemi. Raccomandiamo ai nostri clienti di provare con scrupolo e verificare la loro tolleranza. Se è completamente impossibile prendere latticini, è importante sapere che il kefir di acqua è una grande alternativa per assumere kefir.
Pensi che le nostre colture sono molto care? In realtà con le nostre colture stai risparmiando tanto!
Per i requisiti di conservazione, trasporto e fabbricazione industriale, il kefir o kombucha che troviamo nei supermercati non possiede la qualità probiotica del kefir o kombucha prodotto in casa con una coltura tradizionale. Oltre alla qualità della coltura in casa, il costo a medio termine per il consumatore è di molto inferiore. Sebbene il costo iniziale di una coltura tradizionale oscilli tra i 20 ei 30 euro, queste colture permettono di produrre kefir o kombucha indeterminatamente, e col tempo la loro grandezza aumenta ed è possibile produrre grandi quantità di kefir o regalarlo, se si vuole. Al contrario, i prodotti commerciali di qualità probiotica inferiore comportano un costo periodico mensile, se assunti regolarmente. La tabella di seguito esposta confronta le diverse alternative commerciali con il kefir o kombucha:
Tipo | Riutilizzabile garantendo la stessa qualità probiotica | Grado di qualità probiotica | Prezzo approssimativo | Costo per 3 mesi consumando mezzo litro al giorno o dose di probiotici raccomandata |
Pastiglie probiotiche. | No | Dipende dalla marca e in gran parte dal trasporto, dalla conservazione refrigerata e dalla fabbricazione industriale.
Medio-Alto
| 2€/capsula | 120-240€ a seconda della dose esatta. |
Kefir supermercato | No | Dipende in gran parte dal trasporto, dalla conservazione adeguata in refrigerazione e dalla fabbricazione industriale. Medio-Basso | 5€/litro | 225€ |
Kefir in polvere, capsule o bustine. | No | Dipende in gran parte dal trasporto, dalla conservazione adeguata in refrigerazione e dalla fabbricazione industriale. Medio-Basso | 4€/litro | 180€ + costo del latte. |
Colture madre di kefir, kombucha e yogurt tradizionali di Kefiralia | Sì e aumenta di dimensioni potendo essere regalato a familiari o amici | Il consumo è quasi immediato, gli ingredienti li sceglie il cliente e non esiste un trattamento industriale che elimini i microrganismi che potrebbero essere benefici. Molto alto | 25€/cultivo | 25€ iniziali + costo del latte, o acqua/tè + zucchero per il kefir di acqua o kombucha. |
Pertanto con una coltura in casa di kombucha, kefir o yogurt tradizionali possiamo ottenere una bibita o uno yogurt con una qualità maggiore e molto più economico rispetto ai suoi omologhi commerciali.
Metodo di invio e tempi di conservazione
Confezione e scadenza
I nostri prodotti sono confezionati ed etichettati secondo le linee guida sanitarie spagnole ed europee. Inoltre, poiché inviano i nostri prodotti tramite corriere, utilizziamo un liquido di copertura speciale, spruzzato sulle colture o in cui esse vengono immerse, che consente a quelle fresche di sopportare varie settimane di stoccaggio o di trasporto senza che la qualità finale ne risenta; nel caso delle colture disidratate, si mantengono per vari mesi.. Pertanto, la probabilità che la coltura si danneggi durante l’invio è quasi nulla, salvo in rare eccezioni. Ad ogni modo, se al momento della consegna si ha il sospetto che la coltura non sia in condizioni corrette, ci si può mettere in contatto con noi scrivendo all’indirizzo di posta elettronica contacto@kefiralia.es e noi provvederemo; se riteniamo che la coltura sia in cattivo stato, invieremo una nuova coltura senza spese aggiuntive.
Tabella di scadenze
Questa tabella si riferisce sempre a prodotti confezionati e trattati per la conservazione da Kefiralia ed è orientativa; come indicatore assoluto si deve considerare sempre la data di scadenza dell’etichettatura di ciascun prodotto.
Prodotto | Periodo di scadenza, temperatura ambiente | Periodo di scadenza, tra 1 e 6 gradi celsius |
Kefir di acqua fresco | 14 giorni | 30 giorni |
Kefir di latte fresco | 14 giorni | 30 giorni |
Kombucha | 1 mese | 3 mesi |
Prodotti disidratati, pasta madre, kefir, yogurt, tempeh... | 6 mesi | Anni |
Garanzia sanitaria e di qualità probiotica
Kefiralia è un marchio commerciale dell’azienda Burumart Commerce S.L, codice fiscale B75070599 e numero di registro sanitario 31.003004/SS relativo a fabbricazione, trasformazione ed elaborazione di enzimi. Per garantire e massimizzare l’effetto probiotico delle nostre colture eseguiamo analisi periodiche che misurano fattori come:
- Il livello di attività dei microrganismi probiotici delle colture per massimizzare una colonizzazione efficace nell’apparato digerente.
- La quantità di unità formatrici di colonie generate dalle nostre colture, assicurandoci che rientrino nei minimi necessari per massimizzare la sopravvivenza dei microrganismi probiotici agli acidi digestivi.
- L’esistenza di generi di batteri, funghi e lieviti in grado di colonizzare l’apparato digerente nelle diverse zone nelle nostre colture.
Inoltre, dal punto di vista della sicurezza alimentare, e nel rispetto della legislazione europea, eseguiamo prove di sicurezza per scartare la presenza di patogeni quali:
- Coliformi (ISO 4831, ISO 4832)
- Escherihia coli (ISO 7251)
- Batteri della salmonella (ISO 6579)
- Staphylococcus aureus (6888-1-3)
- Listeria monocytogenes (ISO 11290-1)